Il nuovo decreto liquidità stanzia 200 miliardi di euro per l’ internazionalizzazione
L’articolo 2 del decreto legge n. 23, apparso in Gazzetta Ufficiale l’8 aprile, all’articolo 2 prevede Misure per il sostegno all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti delle imprese. Per queste misure sono stati previsti 200 miliardi di euro e la cabina di regia è stata affidata alla SACE.
Questo intervento si pone dunque nella giusta direzione, ovvero di sostenere le imprese italiane da sempre vocate all’export. Sappiamo infatti che il sistema produttivo italiano si regge grazie al consistente apporto dell’export che pesa per circa 500 miliardi di euro. La pandemia causata dal COVID-19 ha colpito le principali economia mondiali, tra cui i principali Paesi importatori dall’Italia. Ciò causa e causerà un forte rallentamento delle esportazioni e in alcuni casi anche la cancellazione di ordini e commesse. È dunque evidente che misure a sostegno dell’attività esportativa siano necessarie, imprescindibili in un contesto in cui molte aziende, in particolare PMI, siano colpite da una grave crisi finanziaria causata dal rallentamento e in molti casi dalla sospensione delle attività produttive.
Il decreto non riporta esattamente le misure, ma da delle indicazioni di carattere organizzativo e procedurale. Si comprende che in futuro dovranno essere programmati gli interventi per settori produttivi e per aree mercato.
Oltre alle coperture assicurative da sempre gestite da SACE a favore delle esportazioni soprattutto di beni strumentali, si auspica l’introduzione di aiuti sotto forma di contributi a fondo perduto volti a favorire il riposizionamento delle imprese italiane nei principali mercati. In chiave strategica è senz’altro importante non far calare l’attenzione dei propri clienti e importatori internazionali, spesso anch’essi coinvolti da un blocco dei propri mercati, mantenendo attivi i rapporti anche attraverso la proposizione di nuove soluzioni per la promozione, la vendita, la logistica, l’after sales.
Oggi più che mai i canali digitali rappresentano il migliore strumento per raggiungere i propri clienti, per dialogare con loro, per comprendere le difficoltà in essere e per proporre le più idonee soluzioni. Il Made in Italy, fatto di enormi capacità produttive e propositive, ha senz’altro nella creatività un elemento che più di ogni altro lo contraddistingue. Bisogna quindi che le aziende italiane facciano forte leva proprio sulla creatività attraverso idee e soluzioni ad hoc da veicolare attraverso i canali digitali.
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